Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione

Targa commemorativa della Dichiarazione Congiunta nella Chiesa di Sant'Anna ad Augusta

La Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, abbreviata come JDDJ, è un documento redatto e siglato nel 1999 dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (PCPUC) della Chiesa cattolica e dalla Federazione luterana mondiale, nel contesto del dialogo ecumenico fra le due confessioni religiose. Essa afferma che le due religioni possiedono "una comprensione comune della nostra giustificazione per grazia di Dio attraverso la fede in Cristo".[1]

Il testo fu una creatura dell'allora neoeletto segretario PCPUC Walter Kasper sulla natura della giustificazione per tentare di attutire le controversie che erano state alla base della Riforma protestante. Tuttavia il testo non ha alcuna autorità magisteriale e fu corretto dalla Congregazione per la dottrina della fede (redattore Joseph Ratzinger)[2], in quanto non rientra tra le facoltà della PCPUC dichiarare la non applicazione di misure sancite da organi di autorità magisteriale, quale è un Concilio. Le parti firmatarie infatti avevano riconosciuto che non si applicherebbero le seguenti scomuniche:

  • del Concilio di Trento, relativamente alla dottrina luterana sulla giustificazione esposta nel testo;
  • le condanne del Liber Concordiae, relativamente alla dottrina cattolica sulla giustificazione esposta nel testo.
  1. ^ Joint Declaration on the Doctrine of Justification, su vatican.va, 31 ottobre 1999.
  2. ^ 1998, su www.christianunity.va. URL consultato il 10 novembre 2023.

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